Scroll Top

Depressione. Quando non è solo tristezza.

Mi chiamo Maurizia e ho 47 anni.

Ero una ragazza sempre piena di entusiasmo e di voglia di vivere quando incontrai sul mio percorso una nemica chiamata DEPRESSIONE. Oggi so darle un nome ma in quel momento, né io, né la mia famiglia, comprendemmo cosa mi stava accadendo.

Avevo 18 anni e iniziarono strani pensieri nella mia mente, pensieri che non avevo mai avuto prima.

Tutti pensieri che mi portavano ad una apatia, tutto in modo molto sottile ma che avanzava lentamente.

Avevo avuto una delusione “amorosa”, un ragazzo, che mi piaceva e con cui mi frequentavo, aveva iniziato ad uscire con una ragazza molto più grande di me senza darmi alcuna spiegazione.

Cominciai a guardarmi allo specchio con occhi diversi e a non accettarmi più per come ero fatta.

A poco a poco mi ritrovai chiusa in casa, smisi di mangiare e mi ritrovai anoressica, smisi di andare a scuola (frequentavo la quinta liceo ed ero una studentessa modello….modestia a parte!), ogni sogno era svanito e con i sogni la voglia di vivere.

Quei pensieri strani iniziali divennero dei veri e propri pensieri di morte che mi dominavano (anche se non sono mai riuscita, grazie a Dio, a tentare il suicidio).

Cosa mi stava accadendo? Una delusione adolescenziale? Qualcuno ci aveva fatto il malocchio per invidia verso la nostra famiglia?

Psicologi, maghi, maghetti, omeopati, i miei provarono di tutto per trovare la via di uscita ma senza soluzione.

Forse tu che stai leggendo non hai mai vissuto tutto questo o forse sei proprio nel mezzo dello stesso tunnel, perché così si può chiamare. Un tunnel che sembra non avere via di uscita. Scrivo SEMBRA perché una VIA di uscita c’è stata per me e c’è per te che stai leggendo.

Scappai dal mio paese per ritrovare la Maurizia gioiosa e piena di vita, attribuendo ad altri o ad altro la colpa del mio malessere. Ma nella nostra bellissima capitale la DEPRESSIONE non mi aveva abbandonato. Non potevo scappare ancora da me stessa.

Non è scappando che si trova la soluzione per uscire dalla depressione. Dovunque andrai lei ti seguirà perché è dentro di te.

Un giorno bussò alla mia porta una suora missionaria, mi parlò di quel progetto meraviglioso che Dio aveva per la mia vita. Fu come vedere UNA LUCE in fondo al tunnel. Allora la mia vita valeva ancora qualcosa? Allora i sogni del mio cuore potevano ancora realizzarsi? Allora valeva ancora la pena vivere?

Sì! C’era un PIANO per me e c’è un PIANO per te che profuma di sogno.

E se tu lo VUOI, se tu ci CREDI si può realizzare.

La DEPRESSIONE è nemica e come tale va trattata, per Vincerla.

La prima cosa da fare è riconoscere che sei sua vittima, e comprendere dove si è insinuata.

Forse una ferita dell’anima. Nel mio caso poteva essere stata una delusione amorosa, ma potrebbe essere passata da un luto, dal perdere una persona cara, da un fallimento in area economica, sentimentale…

Qualcosa che ti abbia ferito e di conseguenza minato la tua “identità”.

Nel mio percorso ho fatto uso per un tempo anche di antidepressivi, ma non sono stati quelli che mi hanno permesso di vincere sulla depressione.

Sono stata da una psicologa ma ne uscivo più depressa di prima. Nel mio caso non ha portato frutto anche perché non era stata una mia decisione fare quelle consulenze.

Se tu sei nel mezzo di una depressione, tu stessa devi scegliere di volerne uscire.

Nel mio caso, come ho scritto prima, fu una persona che mi parlò dell’Amore di Dio che fece scattare in me la forza e il desiderio di uscire da quel tunnel. E mi fece guardare oltre.

Perché la depressione ti rende cieco e ti fa vedere tutto distorto, iniziando proprio da te stessa.

Avere persone accanto che ti aiutano a guardarti dentro, con cui parlare e aprire il tuo cuore, che ti apprezzano per quello che sei, è importante.

In realtà avevo anche io delle ottime amiche a 18 anni, ma non avevo riconosciuto, e non ammettendo di essere depressa. Questo ha permesso alla depressione di avanzare con tutto i suoi complici: anoressia, bulimia ecc…

Non sottovalutare i primi pensieri strani che sopraggiungono, e che non ti sono mai appartenuti parlane subito con qualcuno e vai alla radice.

Sono servi gli anni per essere di nuovo quella donna piena di vita e di voglia di vivere.

Oggi sono moglie di un uomo straordinario e madre di tre figli meravigliosi! Quel sogno svanito si è realizzato e a dire il vero è molto di più di quello che immaginavo e pensavo!

Quando mio marito mi ha conosciuto puzzavo sempre un po’ di depressione…. e anche lui mi ha saputo aiutare per liberarmi delle ultime scorie rimaste.

Non servono accanto persone che ti compatiscono ma che ti spronano a costo di essere dure.

Se oggi tu stai vivendo questo, il mio consiglio è riconosci che sei depressa , ammettilo prima di tutto a te stessa e poi affrontalo.

Ne uscirai da vincitrice! E da donna libera e senza trucco!!!!!

 

Post Correlati

% Commenti (1)

Bellissima testimonianza Past. Sei un esempio e una grande donna di Dio, ti voglio bene ❤️❤️

Lascia un commento